La chiusura delle scuole, l’interruzione delle routine, l’isolamento sociale e il distanziamento sperimentati durante la pandemia hanno avuto effetti negativi sulla salute mentale di bambini e adolescenti in un momento molto delicato del loro sviluppo individuale e sociale.

I risvolti negativi si ripercuotono sulla formazione, sui “progetti a breve termine” oltre che sul passaggio al mondo del lavoro, portando i sociologi a definire gli adolescenti una “generazione sospesa”. I disturbi mentali in bambini e adolescenti sono aumentati in modo significativo in questo periodo di emergenza sanitaria. Isolamento, perdita della relazione con il gruppo dei pari, ricerca di autonomia, depressione e timore costante per l’incertezza dell’avvenire sono solo alcune delle conseguenze che la pandemia ha generato nella popolazione più giovane. Questi effetti potrebbero persistere nel medio-lungo termine ed aggiungersi a quelli già documentati sulla perdita di apprendimento scolastico. Vi è pertanto la necessità di non sottovalutare segni di malessere, cambiamenti di umore, o veri e propri sintomi ansiosi o depressivi. In questi casi, è la tempestività del ricorso ai servizi specialistici che fa la differenza.

Lunedì 11 ottobre il Presidente SIEP Fabrizio Starace ha tenuto, presso il centro convegni Florim, una conferenza dal titolo “Bambini e adolescenti alla prova del COVID.

Qui di seguito gli highlights delle tematiche trattate (a cura di Centro Florim, Salute e Formazione):

I giovani del nuovo millennio e l’impatto della pandemia

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La salute mentale dei giovani prima e dopo la pandemia

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