Roma 14, 15 giugno 2019

Sapienza Università di Roma Facoltà di Economia – via del Castro Laurenziano, 9

La SIEP – Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica, assieme a UNASAM, Fondazione Basaglia, Gruppo Abele, Copersamm, Psichiatria Democratica e ad oltre 100 Enti, Associazioni, Società Scientifiche, Sindacati dei Lavoratori, Soggetti della Cooperazione Sociale, impegnati sui temi della Salute Mentale, promuove la Conferenza Nazionale per la Salute Mentale (Roma, 14 e 15 giugno 2019) ed invita soci e simpatizzanti ad una partecipazione attiva.

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La Conferenza intende valutare lo stato delle politiche e dei servizi per la salute mentale, la necessità di un aggiornamento dei LEA e la formulazione di un Nuovo Piano Nazionale.

La Conferenza Nazionale vuole discutere e riaffermare la necessità di:

  • Dipartimenti di Salute Mentale organizzati nel rispetto dei Progetti Obiettivo Nazionali Salute Mentale e delle norme internazionali sui diritti umani delle persone con sofferenza mentale, capaci di garantire nelle comunità locali attività di prevenzione e tutela della salute mentale.
  • Un Finanziamento adeguato per i Dipartimenti, orientato ad assicurare percorsi di cura per la ripresa e l’emancipazione sociale delle persone, attuati nell’ambiente di vita, anche durante le fasi critiche e di acuzie e destinati in particolare ai progetti personalizzati – budget di salute.
  • Centri di Salute Mentale (organizzati sulle 24 ore) e servizi ad alta integrazione (sociale, sanitaria, lavorativa, abitativa… ) in cui operano – in numero e formazione adeguati – tutte le figure professionali sanitarie e sociali necessarie.
  • Servizi dove la partecipazione attiva e volontaria dei cittadini è considerata decisiva per sostenere il cambiamento. Servizi impegnati a responsabilizzare le persone con disagio e disturbo mentali, coinvolgere i nuclei familiari e le comunità di appartenenza nella definizione, attuazione e monitoraggio delle politiche, e nella co-progettazione degli interventi loro destinati.
  • L’eliminazione di tutti i trattamenti inumani e degradanti, a partire dalla contenzione meccanica e di ogni forma di segregazione.
  • Il completo superamento degli OPG, con Progetti di cura e riabilitazione individuali alternativi alla detenzione, considerando le REMS un’extrema ratio.
  • Il diritto all’assistenza e alla tutela della salute per le persone autori di reato, con percorsi di cura dentro il carcere o alternativi alla detenzione.
  • La ripresa e lo sviluppo di politiche di integrazione e di inclusione sociale e lavorativa, fondate sulla centralità della funzione pubblica per una co-progettazione e co-gestione con il privato sociale no profit.

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Per tutte le  informazioni consulta il sito Conferenza Salute Mentale