È stato appena pubblicato l’ultimo numero della “Nuova Rassegna di Studi Psichiatrici – Rivista di Salute Mentale di Comunità”.
La rivista si propone: come spazio di confronto tra Servizi, in termini di epistemologie, organizzazioni e politiche, ma soprattutto di prassi; come laboratorio di pensiero finalizzato a favorire la resilienza dei Servizi pubblici di salute mentale in epoca di crisi. In questa ottica, offre un confronto su:

  • complessità delle problematiche attuali;
  • strategie che i Servizi possono mettere in atto per rispondere alla complessità dei bisogni;
  • appropriatezza ed efficacia degli interventi;
  • interventi innovativi presenti nel territorio regionale e nazionale;
  • fare rete tra Servizi (SerD, Servizi di salute mentale Infanzia Adolescenza, Servizio Sociale, Consultorio, ecc.) e tra Servizi e Comunità;
  • possibile contributo di altri saperi e discipline (quali Antropologia, Sociologia, Filosofia, Diritto) dove punto di forza è la pluralità di voci e competenze, anche in relazione alla complessità di determinanti di salute, etiologia ed interventi in salute mentale.

La rivista intende inoltre promuovere la Ricerca nei Servizi pubblici di salute mentale come occasione per:

  • confrontarsi sulle esperienze e implementare nei diversi Servizi interventi e strategie efficaci;
  • favorire una rilettura critica della psichiatria basata sulle evidenze;
  • valutare i processi, gli esiti e l’efficacia di specifici interventi in diversi contesti (consapevoli della centralità dell’appropriatezza specie in carenza di risorse), considerando, anche in termini valutativi, il punto di vista di utenti e familiari;
  • confrontare Servizi differenti in termini di dimensioni, strategie organizzative e risultati.

I contributi presenti in questo numero propongono:

  • un omaggio per Barbara Capovani;
  • una riflessione sull’approccio Evidence Based e sui trattamenti psicosociali Evidence Based nella psichiatria di comunità;
  • una riflessione sul rapporto fra Servizi pubblici di salute mentale e sistema di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati;
  • un’analisi del gap esistente tra utenza reale e utenza potenziale di un servizio territoriale di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza;
  • alcune osservazioni relative allo studio multicentrico DiAPAson;
  • un progetto pilota finalizzato ad esplorare le tematiche relative alla disforia di genere;
  • un intervento secondo l’orientamento DBT sul Disturbo da Alimentazione Incontrollata;
  • l’esperienza di una struttura psichiatrica intermedia per autori di reato;
  • nuove prospettive derivanti dall’approccio antropologico;
  • considerazioni relative alla violenza contro le donne nei rapporti di coppia;
  • i carenti investimenti in salute mentale, osservati attraverso uno sguardo non tecnico;
  • la sofferenza del “curante” esplorata da tre diverse prospettive: quella di uno psichiatra trentenne, quella di un operatore della salute mentale e quella di un Dipartimento di Salute Mentale.

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