Dati di letteratura (Beames et al, 2021) evidenziano come, per valutare i fattori favorenti le pratiche coercitive, sia necessario adottare un approccio multifattoriale, che tenga conto di dimensioni organizzative e di aspetti correlati a tutti gli attori in gioco (utenti e operatori). Relativamente agli operatori, alcuni studi (Krieger et al. 2021; Morandi et al. 2021) hanno esplorato l’attitudine alla coercizione, che verosimilmente può correlarsi a esperienze formative e professionali.
Una revisione sistematica della letteratura condotta per valutare gli effetti dei trattamenti coercitivi (Chieze et al. 2019) ha evidenziato possibili conseguenze negative sia fisiche che psicologiche ed in particolare ha rilevato una stima di incidenza di un disturbo da stress post-traumatico conseguente ad un intervento coercitivo, che varia dal 25% al 47%. Un possibile fattore di moderazione di tale impatto psicologico negativo è rappresentato da un’efficace relazione terapeutica.
Una recente «umbrella review» (revisione di metanalisi) condotta da Barbui e coll. (2021) su studi randomizzati effettuati tra gennaio 2010 a gennaio 2020, rileva, con diversi livelli di evidenza, che la formazione degli operatori, gli interventi di «shared decision-making» e gli interventi psicologici integrati costituiscono efficaci fattori di protezione per ridurre contenzioni e ricoveri involontari nei servizi di salute mentale. Gli autori dello studio sottolineano che i risultati di questa «umbrella review» possono costituire un background di evidenze per l’inclusione di interventi specifici per ridurre i trattamenti coercitivi nelle esistenti linee guida per la salute mentale.
L’OMS nella “mhGAP Intervention Guide – Version 2.0” (2016), raccomanda una serie di abilità comunicative per creare un ambiente che faciliti un processo decisionale condiviso. Più recentemente nella prefazione della pubblicazione OMS «Guidance on community mental health services. Promoting person-centred and rights-based approaches» (WHO, 2021), si sottolinea la necessità di sviluppare servizi di salute mentale che rifiutino pratiche coercitive, che aiutino le persone a prendere le proprie decisioni in merito al trattamento e alla cura e che promuovano la partecipazione e l’inclusione nella comunità, piuttosto che concentrarsi solo sulla riduzione dei sintomi. In questa cornice viene sottolineato il tema della promozione di diritti chiave come uguaglianza, non discriminazione, capacità giuridica, consenso informato e inclusione della comunità, e la necessità di definire una tabella di marcia verso la fine dei trattamenti involontari, fornendo azioni specifiche per la costruzione di servizi di salute mentale che rispettino la dignità intrinseca di ogni persona.

Riferimenti bibliografici

  1. Beames L, Onwumere J. Risk factors associated with use of coercive practices in adult mental health inpatients: A systematic review. J Psychiatr Ment Health Nurs. 2021;00:1–20
    https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/jpm.12757
  2. Krieger E et al. Coercion in psychiatry: A cross-sectional study on staff views and emotions. J Psychiatr Ment Health Nurs. 2021 Apr;28(2):149-162
    https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/jpm.12643
  3. Morandi S, Silva B, Mendez Rubio M, Bonsack C, Golay P. Mental health professionals’ feelings and attitudes towards coercion. Int J Law Psychiatry. 2021 Jan-Feb;74:101665
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33401095/
  4. Chieze M., Hurst S., Kaiser S. and Sentissi O. Effects of Seclusion and Restraint in Adult Psychiatry. Frontiers in Psychiatry, 2019, Volume 10, Article 491
    https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyt.2019.00491/full
  5. Barbui C et al. Efficacy of interventions to reduce coercive treatment in mental health services: umbrella review of randomised evidence. The British Journal of Psychiatry (2021) 218, 185–195.
    https://www.cambridge.org/core/journals/the-british-journal-of-psychiatry/article/efficacy-of-interventions-to-reduce-coercive-treatment-in-mental-health-services-umbrella-review-of-randomised-evidence/4D39414A27F6E7B0892209C11E09974B
  6. World Health Organization. mhGAP Intervention Guide for Mental, Neurological and Substance Use Disorders in Non-Specialized Health Settings: Version 2.0. WHO, 2016.
    https://www.who.int/publications/i/item/9789241549790
  7. World Health Organization. Guidance on community mental health services. Promoting person-centred and rights-based approaches. WHO, 2021
    https://www.who.int/publications/i/item/9789240025707