Le attività del tavolo Salute Mentale sono state illustrate il 30 luglio u.s. dal Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria, Claudio D’Amario, nel corso di un’audizione in Commissione Affari Sociali. È stato fatto il punto sui primi dati disponibili, discussi nella seduta del 25 luglio. “Lo scenario è variegato”, ha detto D’Amario, segnalando che alcune Regioni non hanno risposto e che tra quelle che hanno fornito informazioni sulle implementazioni del Piano di azioni nazionale per la salute mentale (PANSM) ci sono evidenti lacune.

Dai dati a disposizione sono confermate le criticità dovute a carenza di personale, da recuperare anche attraverso misure ad hoc. È stato citato inoltre un “eccesso di ospedalizzazione” ed una limitata continuità ospedale-territorio. Particolare preoccupazione è stata espressa in relazione ai trattamenti farmacologici “oltre il 50% dei pazienti non assume i farmaci prescritti” ed al monitoraggio sul piano piano strumentale e laboratoristico dei trattamenti stessi, che viene effettuato correttamente solo nel 30% dei pazienti.

È stato infine posto l’accento sul preoccupante aumento della mortalità per malattie organiche nei pazienti seguiti dai Dipartimenti di Salute Mentale.

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