Consulta il documento con le istruzioni operative SIEP
Aggiornamento al 30.03.2020

Mantenere la funzionalità della rete dei servizi territoriali, soprattutto quelli rivolti alle persone più fragili (persone con sofferenza psichica, con disabilità, con malattie a decorso protratto) è un impegno di carattere etico, oltre che una responsabilità di sanità pubblica, che assume particolare rilevanza nel corso dell’attuale emergenza sanitaria da SARS-CoV-2.

A tal fine è essenziale far riferimento a un patrimonio condiviso di modalità operative, applicabili su tutto il territorio nazionale, per evitare che alle già documentate disuguaglianze inter- e intra-regionali si aggiungano interpretazioni difformi di norme a carattere generale o intollerabili inerzialità.

La Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica ha pertanto stilato una serie di indicazioni pratiche, con l’intento da un lato di declinare le direttive per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 nella specificità dei livelli di assistenza distrettuale ed ospedaliera erogati dai Dipartimenti di Salute Mentale; dall’altro di offrire un testo di riferimento da aggiornare con il contributo dei DSM e dei professionisti più competenti. L’obiettivo è quello di garantire – perdurando l’emergenza sanitaria – il massimo livello di assistenza compatibile con le esigenze di sanità pubblica e di sicurezza delle cure.

Siamo consapevoli che le Istruzioni Operative contengono indicazioni più restrittive circa l’uso dei dispositivi di protezione individuale (in particolare delle mascherine chirurgiche) di quelle previste nel Rapporto ISS Covid-19, 2/2020 per le attività sanitarie e sociosanitarie, ma riteniamo che – laddove le condizioni di approvvigionamento lo consentano – esse siano giustificate per diverse motivazioni. La popolazione delle persone con disturbi psichiatrici già presenta un rischio di mortalità per tutte le cause molto elevato: la speranza di vita è ridotta, rispetto alla popolazione generale, di 15-20 anni. Non si dispone delle informazioni necessarie per stimare il rischio che i pazienti psichiatrici hanno di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2 e tuttavia è ragionevole presumere che esso sia elevato quanto altre patologie trasmissibili, a causa dei disturbi comportamentali e degli stili di vita individuali. Come è ampiamente documentato, tra le stesse persone sono molto frequenti le malattie respiratorie, la cui causa principale va ascritta a tassi di tabagismo estremamente elevati. Infine, nel corso di un anno, oltre il 15% di esse è esposto a periodi medio-lunghi di permanenza in contesti ospedalieri e residenziali, con elevato rischio specifico di trasmissione di patologie per via respiratoria.

Per tali motivazioni, pur riconoscendo la necessità nell’attuale fase di ottimizzare l’utilizzo dei DPI, le Istruzioni Operative SIEP prevedono quale obiettivo da perseguire nelle attività dei Dipartimenti di Salute Mentale, un livello più elevato di protezione di operatori, utenti e familiari.
Crediamo sia un atto dovuto, sulla base delle evidenze e del riconoscimento – spesso negletto – dei diritti di una popolazione particolarmente vulnerabile nel corso della attuale pandemia.

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