Di Giovanni de Girolamo

PROGETTO RF2019: uno studio multicentrico italiano per valutare l’uso del tempo quotidiano, l’attività fisica, la qualità delle cure e le relazioni interpersonali nelle persone con un disturbo dello spettro schizofrenico.

Il background di questo studio si fonda su tre premesse:

  1. Studi recenti hanno messo in evidenza come la maggior parte dei pazienti con un Disturbo dello Spettro Schizofrenico (DSS, secondo i criteri DSM-5) trascorra pochissimo tempo impegnata in attività finalizzate e presenti bassi livelli di Attività Fisica (AF) (cfr. progetto PROGRES; de Girolamo et al., 2002; Vancampfort et al., 2012).
  2. Negli ultimi anni, la ricerca sull’uso del tempo quotidiano ha affiancato, alla valutazione tramite interviste cliniche e questionari, metodi di misurazione innovativi come ad esempio l’Experience Sampling Method (ESM), che permette di studiare l’uso del tempo quotidiano (e dei suoi correlati: luoghi visitati, persone incontrate, attività svolte, emozioni vissute, etc.) in tempo reale. Inoltre, metodi oggettivi per valutare poi la quantità totale di AF (ad esempio quantità, minuti al giorno e intensità di AF, riassunta come dispendio energetico settimanale rispetto al tasso metabolico a riposo), come pure il tasso di sedentarietà e la quantità e qualità del sonno, rappresentano variabili oggi raccomandate per raccogliere dati precisi sui livelli reali di AF in pazienti con disturbi mentali gravi (Killaspy et al., 2016).
  3. Un altro fattore importante, che sembra essere strettamente associato ai risultati conseguiti nel trattamento di questi pazienti, è la qualità delle relazioni tra staff e pazienti (Berry et al., 2011; McCabe & Priebe, 2004). Tutto ciò evidenzia la necessità di un’analisi approfondita della qualità delle cure, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle stesse e, in definitiva, il benessere dei pazienti.

Che cos’è lo studio RF2019?
In accordo con le premesse sopracitate, lo studio RF2019 si propone di rispondere a tre obiettivi specifici:

  1. valutare l’uso del tempo quotidiano in un campione di pazienti con DSS, sia ambulatoriali che ospiti di strutture residenziali, comparandolo ad un ampio campione di popolazione generale sulla base dei dati raccolti dall’ISTAT per lo studio del tempo quotidiano; questi pazienti riceveranno inoltre una valutazione multidimensionale per valutare la qualità delle relazioni interpersonali, la psicopatologia ed il funzionamento psicosociale.
  2. Valutare il pattern di attività quotidiane attraverso la metodologia ESM in un sottogruppo di tali pazienti ed in controlli sani appaiati.
  3. Monitorare il livello di AF con un armband in questi pazienti ed in controlli sani appaiati.

Quali pazienti verranno studiati e quanto durerà il reclutamento?
Verranno studiati i pazienti con DSS, che si trovano in trattamento residenziale (N=300) e ambulatoriale (N=300) nei centri partecipanti. Il reclutamento avrà una durata di 8 mesi.

Quali sono i principali criteri di inclusione?
a) diagnosi di DSS secondo i criteri del DSM-5 (APA, 2013);
b) età tra i 30 e 55 anni;
c) essere ospite di una SR o essere in trattamento ambulatoriale presso un DSM.

Quante scale di valutazione sarà necessario compilare?

Obiettivo 1: Scheda Paziente (informazioni sociodemografiche, cliniche ed assistenziali, e strumenti standardizzati per l’etero ed auto-valutazione delle condizioni cliniche e della psicopatologia, del funzionamento cognitivo e sociale); un’intervista semi-strutturata adattata dal questionario ISTAT. Strumenti per la valutazione della qualità delle relazioni interpersonali (versione pz e versione staff), della soddisfazione rispetto al trattamento. Infine, per i pazienti ospiti di SR il personale curante compilerà una serie di strumenti per la valutazione del proprio benessere, mentre il responsabile della SR compilerà uno strumento online (adottato a livello internazionale) per la valutazione della qualità della struttura residenziale.

Obiettivo 2: in un sottogruppo di pazienti e di soggetti sani di controllo compilerà, per 6 giorni consecutivi, un micro-questionario sull’uso del tempo quotidiano inviato tramite prompt via smartphone in maniera casuale nel corso della giornata.

Obiettivo 3: nei pazienti e nei controlli sani di cui all’obiettivo 2 sarà anche monitorato il livello di AF con un armband da indossare al polso per 7 giorni consecutivi.

Lo studio è sponsorizzato?
Lo studio è interamente finanziato, per una durata triennale, dal Bando della Ricerca Finalizzata 2018 (fondi 2016-2017) del Ministero della Salute (codice RF-2018-12365514).

Quali sono le implicazioni ed i vantaggi connessi alla partecipazione allo studio?
Lo studio, tramite l’utilizzo di metodologie innovative e avanzate, si propone di analizzare per la prima volta in Italia l’uso del tempo quotidiano, la qualità delle relazioni interpersonali ed i livelli di AF in pazienti in trattamento con diagnosi di DSS. L’IRCCS organizzerà e coordinerà la formazione centralizzata di tutto il personale di ricerca (incluso il personale dei DSMD e delle SR partecipanti e dei ricercatori) per addestrarli all’uso degli strumenti di valutazione e, per i sottogruppi che parteciperanno anche agli obiettivi 2 e 3, all’uso della metodologia ESM e del multisensore per l’AF. Alla fine del progetto, il programma di formazione standardizzato sarà messo a disposizione di medici e operatori sanitari che si occupano di persone con DSS nei DSMD e nelle SR italiane.

Chi coordina lo studio?
Lo studio è coordinato dal Dottor Giovanni de Girolamo, Responsabile dell’U.O. Psichiatria
Epidemiologica e Valutativa, IRCCS Fatebenefratelli, Brescia. Responsabili delle due Unità Operative sono il Dottor Fabrizio Starace (Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, AUSL di Modena) e il Dottor Matteo Rocchetti (Dipartimento di Salute Mentale, ASST di Pavia).

I DSM interessati a partecipare al progetto possono contattare il Coordinatore dello studio (email: gdegirolamo@fatebenefratelli.eu)