La SIEP ha pubblicato, nel nono Quaderno di Epidemiologia Psichiatrica, un’analisi qualitativa basata sull’ultimo Rapporto Salute Mentale (RSM) del Ministero della Salute, pubblicato quest’anno e relativo ai dati 2020 derivanti dal Sistema Informativo Salute Mentale (SISM).
Nel Quaderno SIEP si propone una sistematizzazione delle informazioni disponibili in un numero limitato di indicatori significativi e la presentazione del “posizionamento” delle Regioni rispetto al valore medio nazionale.
I 31 indicatori SIEP selezionati per descrivere le strutture e le attività per la Salute Mentale in Italia, assumono particolare rilievo poiché il 2020 è l’anno in cui i sistemi sanitari hanno dovuto far fronte alla pandemia da Covid-19.
Dall’analisi condotta, in particolare si rileva
- una sostanziale stabilità del costo pro-capite e della percentuale del FSN utilizzato per la salute mentale (rispettivamente € 67,5 e 3%), dove anche le misure emergenziali non hanno migliorato il cronico sotto finanziamento del settore;
- un quadro di riduzione di fatto di organici già da tempo insufficienti rispetto al fabbisogno;
- una significativa riduzione del numero di persone in contatto con i DSM rispetto al 2019, anno precedente la pandemia;
- la diminuzione dei ricoveri in acuto (ed in particolare di quelli per TSO) e la riduzione degli accessi in Pronto Soccorso per motivi psichiatrici, verosimilmente correlati all’adozione di misure più restrittive per l’accesso in ospedale;
- un ulteriore peggioramento della continuità assistenziale rispetto al 2019 (solo 2 persone su 10 in contatto con i servizi a 14 giorni dalla dimissione ospedaliera);
- la riduzione del numero di ingressi presso strutture residenziali e strutture semiresidenziali a fronte di un ulteriore incremento della durata media del trattamento residenziale rispetto al 2019;
- una diversa propensione delle singole regioni verso modalità di assistenza ospedaliera o territoriale.