Rispondere in maniera appropriata e con un livello qualitativo minimamente accettabile, allo spettro eterogeneo di nuove esigenze di cura che quotidianamente viene richiesto ai Servizi di Salute Mentale, impone delle scelte organizzative spesso dolorose. Basti pensare alle eterogenee tipologie di intervento e degli stili di lavoro che vanno messi in gioco in situazioni cliniche antitetiche come ad esempio i disturbi della alimentazione da una parte e la schizofrenia dall’altra, oppure i disturbi stress correlati (PTSD, disturbo dell’adattamento) e i disturbi generalizzati dello sviluppo; da non dimenticare inoltre le demenze, i disturbi di personalità e le doppie diagnosi.

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