Molti dati della letteratura correlano la presenza di esperienze traumatiche in età infantile-adolescenziale con l’insorgenza di patologia psichiatrica. Inoltre, gli utenti dei servizi di salute mentale sono spesso esposti a eventi e circostanze potenzialmente traumatici come diretta conseguenza delle loro problematiche psicopatologiche (vissuti soggettivi correlati ai sintomi, interruzione delle relazioni sociali, perdita di ruolo, stigma, esclusione sociale) o in relazione ai trattamenti correlati (dagli effetti collaterali dei farmaci fino a possibili trattamenti coercitivi), con un possibile sommarsi di esperienze traumatiche. La consapevolezza che le esperienze traumatiche sono particolarmente frequenti nelle persone con disturbi mentali e che la cura può rinforzare tali esperienze giustifica l’importanza di:
- acquisizione di competenze tecniche specifiche per l’integrazione delle memorie traumatiche e per il superamento del trauma: interventi basati sul trauma possono pertanto estendere la propria efficacia dal trattamento del disturbo post-traumatico da stress ai disturbi psicotici (Brand et al, 2018, Varese et al, 2021);
- creazione di un approccio di cura a livello del servizio e della comunità che riconosce nel trauma un fatto biografico, sociale ed ecologico connesso alla malattia, la trauma informed care, che comprende gli interventi specifici per il trauma come una componente, ma che va al di là di questi (Oral et al, 2016).
La trauma informed care è un approccio alla cura basato sulla comprensione che il trauma può agire in vari modi sulla vita delle persone, sul loro bisogno di accedere e di utilizzare i servizi e che incorpora principi di sicurezza, scelta, collaborazione, fiducia ed empowerment (NSW Agency for Clinical Innovation, 2019).
Inoltre, promuovere una specifica formazione e attenzione degli operatori sugli effetti del trauma (anche correlato a pratiche coercitive) e sulla “trauma-informed care” (McKeown M. et al. 2020), può favorire una maggiore consapevolezza sui rischi della coercizione e sulla ricerca di strategie per limitarne l’uso; in questo contesto la trauma-informed care può associarsi con una riduzione delle pratiche coercitive. L’approccio informed care del servizio può associarsi alla creazione di un contesto percepito dagli utenti come sicuro e aperto alla collaborazione e alla possibilità di attuare una strategia complessiva di de-escalation delle situazioni potenzialmente conflittuali.
Riferimenti bibliografici
- Varese F. et al. “Eye movement desensitization and reprocessing therapy for psychosis (EMDRp): Protocol of a feasibility randomized controlled trial with early intervention service users.” Early intervention in psychiatry vol. 15,5 (2021): 1224-1233. doi:10.1111/eip.13071
- Brand RM et al. Do trauma-focussed psychological interventions have an effect on psychotic symptoms? A systematic review and meta-analysis. Schizophrenia Research 195 (2018) 13–22. Http://dx.doi.org/10.1016/j.schres.2017.08.037
- McKeown M. et al. Restraint minimisation in mental health care: legitimate or illegitimate force? An ethnographic study. Sociology of Health & Illness, 2020, Vol. 42 No. 3 2020 ISSN 0141-9889, pp. 449–464 doi: 10.1111/1467-9566.13015
- NSW Agency for Clinical Innovation. Scaricabile al link:
https://www.aci.health.nsw.gov.au/data/assets/pdf_file/0008/561977/ACI-Mental-Health-Trauma-informed-care-mental-health-NSW.pdf - Il documento “Trauma and young people – Moving toward trauma-informed services and systems”. Orygen, The National Centre of Excellence in Youth Mental Health 2018 è scaricabile al link: https://www.orygen.org.au/trauma
- Fusar-Poli P, Correll CU, Arango C, Berk M, Patel V, Ioannidis JPA. Preventice psychiatry: a blueprint for improving the mental health of young people. World Psychiatry, 2021, 20:200-2021.
- Oral R, Ramirez M, Cohhoy C, Nakada S, Wals A, Kuntz A, Benoit J, Peek-Asa C. Adverse childhood experiences and trauma informed care: the future of health care. Pediatric Research 2016, 79:227-237.