A giugno 2022 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dopo un lavoro durato quasi due anni, ha lanciato il “World Mental Health Report: Transforming mental health for all”. Come sottolinea Roberto Mezzina, membro dell’Advisory Group del WHO Mental Health Report, questo documento segue, dopo oltre un ventennio, il precedente “New Understanding, New Hope”, che nel 2001 disegnò diversi scenari (a livello di risorse e di interventi) per una salute mentale riconosciuta come fatto globale.

Il World Mental Health Report 2022, come sostengono in una recente pubblicazione Benedetto Saraceno e José Miguel Caldas de Almeida, include una valutazione completa e aggiornata dell’attuale situazione della salute mentale a livello globale, una riflessione critica e ben documentata sui progressi raggiunti e sui fallimenti registrati e un’indicazione dei percorsi e delle strategie che dovrebbero essere prioritari per garantire le trasformazioni che sono urgentemente necessarie.

In particolare, il report dell’OMS, partendo dall’assunto che “non vi è nessuna salute in assenza di salute mentale” e che quindi “la salute mentale è di fondamentale importanza per tutti, ovunque”, invita tutti gli stakeholder a lavorare insieme per:

  • approfondire il valore e l’impegno rivolto alla salute mentale;
  • rimodellare gli ambienti che influenzano la salute mentale, ovvero la casa, le comunità, le scuole, i luoghi di lavoro, i servizi sanitari, gli ambienti naturali;
  • rafforzare e trasformare i servizi di salute mentale, favorendo la realizzazione di servizi centrati sulla comunità e integrati con gli altri servizi sanitari e sociali.

Come sottolinea l’OMS, “la salute mentale è molto più dell’assenza di malattia: è una parte intrinseca della nostra salute e del nostro benessere individuale e collettivo”. A livello globale, i bisogni di salute mentale sono ovunque elevati e le risposte insufficienti e spesso inadeguate; inoltre, la salute mentale è stata, per decenni, una delle aree più trascurate della salute pubblica, ricevendo solo una minima parte delle risorse necessarie. L’OMS sottolinea, in questo contesto, la necessità urgente di trasformare la salute mentale e la qualità della cura in salute mentale.

Sostiene l’OMS che nel 2019, quasi un miliardo di persone nel mondo (incluso il 14% di adolescenti) ha presentato un disturbo di salute mentale; una persona su 100 è deceduta per suicidio e nel 58% dei casi il suicidio si è verificato prima dei 50 anni. I disturbi mentali costituiscono la principale causa di disabilità e le persone affette da gravi disturbi mentali muoiono in media da 10 a 20 anni prima rispetto alla popolazione generale, spesso per patologie fisiche per le quali è possibile agire in termini di prevenzione. A livello globale, l’abuso sessuale infantile e il bullismo sono le principali cause di depressione. Le disuguaglianze sociali ed economiche, le emergenze di salute pubblica, la guerra e la crisi climatica costituiscono minacce strutturali globali per la salute mentale. Nel primo anno di pandemia, la depressione e l’ansia sono aumentate di oltre il 25%. In tutti i paesi, si rileva un maggior rischio di malattie mentali per le persone più povere e socialmente svantaggiate, che per altro hanno anche minore probabilità di ricevere servizi adeguati.

In questo Report, l’OMS produce un dettagliato lavoro che costituisce un’utile base strategica per Governi, accademici, operatori sanitari, società civile e in generale per chiunque intenda supportare, a livello globale, i vari contesti nella trasformazione della salute mentale. Il documento prodotto dall’OMS indica “dove” il cambiamento è più necessario, “le ragioni” che sostengono la necessità di cambiare e le “strategie” per meglio conseguire questo obiettivo, partendo dalle più recenti evidenze, mostrando esempi di buone pratiche presenti in vari contesti a livello globale e dando voce all’esperienza vissuta delle persone.

Di fatto, per raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile e per conseguire gli obiettivi indicati nel “Comprehensive mental health action plan 2013–2030” precedentemente prodotto dall’OMS, dobbiamo trasformare i nostri atteggiamenti, le nostre azioni ed i nostri approcci per promuovere e proteggere la salute mentale e per prendersi cura di chi ha bisogno. Per fare ciò, sostiene l’OMS, dobbiamo trasformare gli ambienti che influenzano la salute mentale e sviluppare Servizi di salute mentale basati sulla comunità capaci di offrire una copertura sanitaria universale, integrando la salute mentale nell’assistenza sanitaria di base, lavorando sulla prevenzione, sulla promozione dei diritti umani, sull’accesso universale a cure di qualità, sul superamento di ogni stigma o discriminazione. Un impegno di questo tipo, dati i legami inestricabili tra salute mentale, salute pubblica, diritti umani e sviluppo socioeconomico, riduce la sofferenza, protegge la dignità delle persone e favorisce in generale la promozione e lo sviluppo delle comunità e della società.

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